MATERIALI PARTICOLARI
Nello stato brasiliano del Tocantis si trova una regione denominata Jalapão, dove è possibile ammirare distese interminabili di campi d’oro. Non parliamo di campi di pepite, ma del capim dourado, una pianta detta anche oro vegetale, che nasce spontaneamente in un’unica zona nel mondo. Le prime notizie di questa fibra si hanno intorno al 1500 quando i portoghesi sbarcarono a Porto Seguro e spingendosi nell’entroterra brasiliano trovarono il capim dourado, pensando di aver scovato finalmente l’oro che tanto cercavano.
Il capim dourado invece non è altro che una fibra naturale,
COME SI LAVORA
La lavorazione di questa fibra, eseguita da parte degli indios, dura alcuni giorni. Prima viene lavata e poi viene tenuta a riposo per permettergli l’asciugatura. Una volta seccata si selezionano gli steli e si catalogano per tipologie: il capim fino è il più prezioso e viene usato per i gioielli, mentre il capim grosso - più spesso e più lungo - è ideale per realizzare borse e vasi.
La lavorazione si tramanda di generazione in generazione attraverso due metodi: il cucito, che riprende le antiche tradizioni di intreccio delle fibre vegetali, in cui la pianta viene immersa nell’acqua per aumentare il coefficiente di elasticità; la tecnica del wire, in cui gli steli del capim dourado rivestono i fili di metallo in modo da poter ottenere qualsiasi forma evitando che si deformi.
Il capim dourado è protetto dalla legislazione brasiliana e lavorata con cura dagli indios. Tutto ciò permette a queste popolazioni di portare avanti un’economia sostenibile, senza sfruttamento delle risorse.
I NUOVI MERCATI
L’oro vegetale che oggigiorno sta espandendo sempre più la sua produzione, conquistando nuovi mercati viene principalmente utilizzato per la creazione di bijoux, grazie alla bellezza lucente del colore che consente di utilizzare i gioielli anche per occasioni importanti, alla sua resistenza all’acqua e al tempo. Inoltre, il capim dourado può essere indossato da tutti perché assolutamente leggero e anallergico.